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Nessuna novità sul fronte dei Gruppi Operativi in Europa ed in Italia. Agriregionieuropa offre tuttavia sin da ora lo spazio affinchè i GO possano diffondere le loro attività: quello delle Comunità di Pratica sarà l’approccio utilizzato a questo fine. Istruzioni per i GO su come collaborare saranno fornite direttamente dalla redazione.
Aggiornamenti
Nessuna novità sul fronte delle decisioni nazionali in termini di interventi per l’innovazione nell’ambito della politica di Sviluppo Rurale 2014-2020. Gli Stati Membri (SM) sono ancora impegnati nella presentazione in sede europea dei rispettivi Piani di Sviluppo Rurale (Psr) ed occorre attendere ancora del tempo perchè questi ricevano l’approvazione ufficiale da parte della Commissione Europea (CE) e la richiesta di eventuali modifiche [link]. A supporto di questo processo, la CE ha prodotto negli ultimi mesi una serie di atti delegati e di implementazione come guida per una applicazione uniforme in Europa degli atti legislativi emanati dal Parlamento Europeo e dal Consiglio (tra cui il Reg. 1305/2013 per lo SR) [link]. Con specifico riferimento all’innovazione, nel luglio 2014 la CE ha aggiornato le linee guida per la programmaz ione dell’innovazione e l’implementazione del Pei-Agri da parte delle Autorità di Gestione (AdG) nazionali coinvolte [pdf]. Il testo presenta tra le principali novità: (1) una definizione di innovazione più comprensiva; (2) una specifica sezione dedicata ai Gruppi Operativi (GO) che ne dettaglia in particolare: ruolo dei beneficiari; indicazioni specifiche per la gestione dei finanziamenti ricevuti per l’avvio dei GO e dei finanziamenti per la loro operatività (a copertura per esempio dei costi dei relativi progetti); indicazioni per l’avvio e gestione di GO cross-border, sia nel senso prettamente geografico di gruppi inter-regionali (nel caso di paesi regionalizzati) o inter-nazionali, ovvero gruppi che si estendono oltre l’area coperta dal programma di SR, sia nel senso di temi cross-border per i quali le regioni si troveranno a supportare oltre ai propri programmi anche azioni di coordinamento coi GO di altre regioni; indicazioni relative ai format per la disseminazione dei risultati dei GO; (4) una sezione dedicata alle attività di networking del Pei-Agri con una sottosezione specifica per le attività svolte dai focus group; (5) ulteriori opzioni per il contributo ai servizi di supporto all’innovazione, alle attività di intermediazione (innovation brokering) e per l’utilizzo delle reti per lo sviluppo dei GO; (6) ulteriori dettagli sui criteri di selezione dei progetti dei GO e l’organizzazione dei bandi; infine, (7) la sinergia con le altre politiche, quali Orizzonte 2020 e i fondi strutturali, è ulteriormente sottolineata.
Sul fronte italiano, nel frattempo la CE ha approvato in data 29 ottobre l’Accordo di Partenariato con l’Italia stabilendo la strategia per l’utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei. L’Accordo apre la strada a 42 miliardi di euro di cui 31 miliardi per la politica di coesione, 10,4 miliardi per lo sviluppo rurale e 537 milioni per la politica marittima e della pesca. Grazie al cofinanziamento nazionale nell’ambito dello sviluppo rurale saranno disponibili 20,8 miliardi di euro e 1 miliardo per la pesca. La strategia punta a promuovere la competitività del settore attraverso l’innovazione e l’attenzione ad un’agricoltura sostenibile, giovane, rispettosa dell’ambiente e custode del territorio. Sono state poste in campo anche risorse per lo sviluppo delle aree rurali puntando sulla banda ultralarga. Per la competitività del settore agricolo saranno disponibili il 44,3% delle risorse, per la tutela delle risorse ambientali il 40,7%, per lo sviluppo delle aree rurali il 12,2% mentre per l’assistenza tecnica, che dovrà essere utilizzata per migliorare la capacità amministrativa nella gestione dei fondi, il 2,8%. Con l’adozione dell'Accordo di partenariato si pongono le basi per chiudere rapidamente il negoziato sui programmi di sviluppo rurale e rendere disponibili le risorse ai potenziali beneficiari [link].
Notizie flash dall’Europa
Si è tenuto nei giorni 10-12 settembre a Bari l’ottavo Congresso Europeo sul Biologico [link]. Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale riconosce esplicitamente il ruolo dell’agricoltura biologica, tuttavia il settore deve affrontare nei prossimi anni la prospettiva di significativi cambiamenti in termini di regolamentazione. Il congresso ha posto l’accento su come rendere l’Europa più bio e come guidare l’innovazione verso una produzione alimentare sostenibile. Opportunità per l’innovazione nel biologico ed esperienze in atto in Europa sul tema sono state quindi discusse da esperti del settore. Al seguente [link] è possibile visionare tutte le presentazioni tenute dai relatori nei due giorni di incontri.
Dal mese di settembre, il sito del Pei-Agri ha cambiato veste: la possibilità di interagire condividendo contenuti e reperendo con chiavi di ricerca le informazioni necessarie (es. partner di progetti, opportunità di finanziamento, occasioni di scambio di conoscenze, eventi) rende il portale ancora più user-friendly [link].
Gruppi Operativi
La DG Agri della CE sta organizzando per i giorni 18-19 novembre a Bruxelles un seminario dedicato agli approcci pratici per un lancio efficace dei gruppi operativi del Pei-Agri con finanziamento dalla politica di sviluppo rurale 2014-2020. Il seminario si focalizzerà su due questioni chiave: (1) Come organizzare un bando efficace per i progetti dei GO (tra i temi trattati, anche il contesto giuridico di riferimento e le linee guida per la creazione e l’avvio dei GO e il networking); (2) Come organizzare le attività di networking del Pei a livello nazionale/regionale con collegamenti efficaci ai servizi di supporto all’innovazione e ai servizi di consulenza con focus sull’innovazione [link].
Altri eventi organizzati nel contesto Pei-Agri possono essere visualizzati al seguente [link].
Focus Group
Tredici i focus group (FG) attualmente attivi in Europa. L’ultimo bando per candidature di esperti si è chiuso nel mese di settembre. A seguire il dettaglio relativo a:
FG conclusi:
- Agricoltura biologica [link]: questo FG ha già concluso le sue attività, e le raccomandazioni sono state pubblicate nel mese di maggio 2014;
- Proteine [link]: questo FG ha già concluso le sue attività, e le raccomandazioni sono state pubblicate nel mese di maggio 2014;
FG in corso:
- Zootecnica - focus specifico sull’utilizzo di antibiotici nella produzione suina [link]: entrambi i meeting di questo FG sono stati già realizzati, entro il mese di ottobre verranno pubblicate le relative raccomandazioni;
- Risorse genetiche, modelli di cooperazione [link]: entrambi i meeting di questo FG sono stati già realizzati, a breve verranno pubblicate le relative raccomandazioni;
- Redditività dei pascoli permanenti [link]: questo FG è ancora in corso, il secondo meeting si terrà a novembre;
- Agricoltura di precisione [link]: questo FG è ancora in corso, il secondo meeting si terrà a novembre;
- Materia organica nel suolo [link]: questo FG è ancora attivo, il secondo meeting si è tenuto a settembre;
- Pratiche di gestione integrata dei parassiti - focus sul genere Brassica [link]: entrambi i meeting di questo FG sono stati già realizzati, nel mese di dicembre verranno pubblicate le relative raccomandazioni;
- Efficienza della fertilizzazione - focus sull’orticoltura in campo aperto [link]: questo FG è ancora attivo, il secondo meeting si terrà in Ottobre;
- Alto valore naturale - redditività agricola [link]: questo FG è ancora attivo, il secondo meeting si terrà in Ottobre;
FG appena avviati:
- Pratica di gestione integrata delle malattie del terreno, ortaggi e seminativi [link]: questo FG è stato appena avviato, il primo meeting si terrà il 2-3 dicembre ad Alicante;
- Ottimizzazione della redditività della produzione agricola attraverso aree di interesse ecologico [link]: questo FG è stato appena avviato, il primo meeting si terrà il 10-11 dicembre a Monaco;
- Gestione innovativa della catena corta [link]: questo FG è appena stato avviato, il primo meeting si terrà il 10-11 dicembre a Praga.
Orizzonte 2020
Il Pei Agri ha organizzato per il giorno 21 novembre a Bruxelles un Info Day per ricevere le prime informazioni relative ai nuovi bandi europei sulla Sfida Sociale 2 – Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima, bio-economia.
Questa copre tre inviti a presentare proposte di progetto nelle aree:
- sicurezza alimentare, agricoltura e foreste sostenibili;
- crescita Blu (crescita blu è la strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo);
- bio-economia innovativa, sostenibile e inclusiva.
Il programma provvisorio è disponibile a questo [link].
Al fine di informare gli utenti sulle opportunità di ricerca previste da Orizzonte 2020, nel settembre 2014 il Service point del Pei Agri ha pubblicato una brochure contenente tutte le informazioni relative alle opportunità di finanziamento per il 2015. A questo [link] è possibile scaricare il pdf.
Notizie flash dall’Italia
Programmaz ione Ricerca e Innovazione 2014-2020
- Luglio 2014: presentato a Roma il Piano Strategico nazionale per l’innovazione e la ricerca nel sistema agricolo alimentare e forestale [bozza, pdf]. Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) ha avviato un percorso per la definizione di un strategia nazionale per l’innovazione e la ricerca, condiviso con le Regioni, che ha visto il coinvolgimento del mondo agricolo e della ricerca. Il convegno è stato l’occasione per presentare il lavoro svolto, ulteriore momento di confronto pubblico preliminare all’adozione di una strategia sul tema. Il documento fornisce il quadro di riferimento per le azioni da intraprendere e le opportunità da utilizzare in tema di ricerca e innovazione (R&I) e si colloca all’apertura del semestre di presidenza italiano in un momento quanto mai opportuno all’avvio della fase di programmaz ione europea 2014-2020 che punta in maniera decisa verso lo sviluppo della conoscenza [link].
- Ottobre 2014: al fine di razionalizzare il settore della ricerca e della sperimentazione nel settore agro-alimentare e di sostenere gli spin-off tecnologici, nonchè di razionalizzare e contenere la spesa pubblica, la Legge di Stabilità 2015 [pdf] stabilisce l’accorpamento dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (Inea) nel Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (Cra) che assume la denominazione di Agenzia unica per la ricerca, la sperimentazione in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
Sviluppo rurale
- Luglio 2014: notificato alla CE il Programma nazionale di sviluppo rurale [pdf] e quello della rete rurale nazionale per il periodo di programmaz ione 2014-2020 [pdf]. Si è ancora in attesa della relativa approvazione da parte della CE [link].
- Ottobre 2014: consultabile online attraverso il sito della Rete Rurale Nazionale l’Accordo di Partenariato (settembre 2014), trasmesso alla CE e recentemente da questa approvato a chiusura del negoziato formale (29 ottobre). Tale documento è lo strumento di programmaz ione nazionale dei fondi strutturali e di investimento europei (incluso il Feasr per lo Sviluppo Rurale) assegnati all’Italia per la programmaz ione 2014-2020 [link].
- Quello del “Rafforzamento di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione” è il primo Obiettivo Tematico (OT1) dettagliato nell’Accordo di Partenariato. Interventi adeguati ad incidere sulle debolezze strutturali e culturali del paese vanno identificati perchè sia raggiunto. Con riferimento alla performance nelle attività di ricerca e innovazione (R&I), il ranking europeo elaborato dall’Innovation Union Scoreboard (Ius) 2014 colloca l’Italia al primo posto tra i moderate innovators, rappresentati dai paesi la cui performance si attesta tra il 50 e il 90 per cento della media europea.
- Nel settore agroalimentare italiano, la spesa per ricerca e sviluppo ha rappresentato nel 2010 circa il 4% della spesa complessiva in R&S, in linea con il peso del settore sul Pil nazionale. Le imprese hanno investito una quota pari a circa il 41% del totale della spesa in R&S del settore. Il 98% di tale spesa, con un andamento crescente dal 2005, viene effettuata soprattutto dall’industria agroalimentare, confermando le difficoltà strutturali delle imprese agricole a realizzare direttamente tali attività (in primis, la frammentarietà e le piccole dimensioni delle imprese limitano la domanda, soprattutto a fronte della dismissione delle agenzie di sviluppo agricolo regionale, anello di congiunzione di domanda e offerta di R&I per le imprese agricole). Ciò, nonostante lo scarso peso a livello nazionale della ricerca privata nell’agroalimentare (1,6% dell’investimento complessivo delle imprese in R&S), unito a un trend decrescente della spesa pubblica in ricerca, evidenzia la necessità di promuovere un rilancio del sistema della ricerca nel settore agroalimentare, promuovendo un rapporto più stretto tra strutture di ricerca e mondo privato [pdf].
- Quanto alle linee di indirizzo strategico per ciò che concerne la ricerca e l’innovazione nei settori agricolo, agro-industriale e forestale, la declinazione delle azioni terrà conto in via prioritaria di specifiche esigenze, relative a: 1) miglioramento della sostenibilità ambientale dei processi produttivi (tecniche di produzione a basso impatto e uso più efficiente di input – acqua, nutrienti e antiparassitari) e della qualità delle produzioni agro-alimentari; 2) adattamento dei processi produttivi ai cambiamenti climatici, alla protezione del suolo e alla prevenzione dei rischi naturali; 3) produzione di soluzioni tecnologiche e organizzative che contribuiscano a migliorare la redditività sostenibile dei processi produttivi; 4) produzione e adattamento delle varietà in funzione di una maggiore qualità e salubrità per il consumatore, anche attraverso una valorizzazione del patrimonio genetico locale; 5) miglioramento del rendimento energetico delle produzioni, sia riducendo il consumo di energia che migliorando tecnologie e metodi di produzione di bioenergie da rinnovabili, residui e scarti del processo produttivo [pdf].
- La messa a punto e il trasferimento delle innovazioni saranno attuati attraverso i GO del Pei-Agri. Considerato il carattere di novità di questi strumenti, il documento sottolinea l’importanza di definire una governance basata sulla concertazione tra il Mipaaf e le Regioni nella fase di programmaz ione degli interventi, al fine di realizzare ogni sinergia utile con le altre attività di ricerca programmate, imprimendo una forte qualità alle proposte progettuali provenienti dai GO. In questo contesto, il Mipaaf concorderà con le Regioni linee guida in merito all’indirizzo dell’impostazione procedurale (criteri di selezione dei GO, caratteristiche dei partenariati, animazione, monitoraggio e collegamenti nazionali e internazionali tra i GO). Inoltre, gli obiettivi di R&I saranno perseguiti anche con azioni di cooperazione tra GO appartenenti a diverse Regioni e Paesi. Infine, si promuovere attività di ricerca in agricoltura e nell’agro-industria, laddove ritenuto funzionale a migliorare la qualità del trasferimento, in sinergia con gli altri fondi e con le politiche ordinarie.