Trend di sviluppo, ruolo della PAC ed effetti della crisi economica nelle aziende agricole della Provincia di Bologna

Trend di sviluppo, ruolo della PAC ed effetti della crisi economica nelle aziende agricole della Provincia di Bologna
a Università di Bologna
b Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Statistiche «Paolo Fortunati»
c Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Agrarie (DipSA)

Introduzione e obiettivi

La variabilità del contesto economico e la scadenza del 2013 hanno riportato in primo piano la discussione sul ruolo della Politica Agricola Comune (PAC) nelle aree rurali. Questa discussione si innesta nel processo di evoluzione strutturale che è stato caratterizzato da una dinamica molto forte negli ultimi anni.
Questo contributo presenta i risultati preliminari del progetto CAP-IRE (Assessing the multiple Impacts of the Common Agricultural Policies (CAP) on Rural Economies, 7th Framework Programme, contract n. 216672, 2008-2010, [link]). Il progetto CAP-IRE ha l’obiettivo di sviluppare concetti e strumenti a supporto della futura programmazione e gestione della Politica Agricola Comune (PAC), indagando in modo approfondito i meccanismi di cambiamento socio-economico nelle aree rurali sul lungo periodo.
Nel rispondere a questi obiettivi, il progetto affronta diverse tematiche già presenti in letteratura. In particolare in questo contributo saranno considerati: a) l’analisi e la classificazione dei comportamenti attesi delle diverse tipologie aziendali rispetto ai futuri cambiamenti di politica, tema che è stato sviluppato in maniera preliminare in Viaggi 2009, e b) lo studio degli abbandoni dell’attività agricola trattati in Bragg et al. 2004 e Hoppe et al. 2006. La classificazione delle reazioni (punto a) ha come obiettivo quello di meglio comprendere quali siano le reazioni delle famiglie/aziende rispetto ai cambiamenti di politica, tenendo conto delle caratteristiche socio-economiche e aziendali. Il fenomeno e i trend dell’abbandono (punto b), in letteratura sono analizzati considerando diverse ipotesi di scenario e ponendo l’attenzione sulle caratteristiche della famiglia/azienda e sulle motivazioni dell’abbandono. Gli studi mostrano come l’abbandono possa essere influenzato dalla dimensione dell’azienda, l’età del conducente e da altre variabili legate sia alla struttura famigliare che aziendale. Questo contributo ha l’obiettivo specifico di fornire una valutazione dei trend di sviluppo delle aziende agricole della regione Emilia Romagna, in particolare della provincia di Bologna, nel periodo 2009-2020 e del ruolo della PAC nel determinare tali trend.
Il lavoro è suddiviso in quattro parti: la prima illustra la metodologia, la seconda presenta una descrizione del campione esaminato, la terza analizza i risultati in termini di reazione ai cambiamenti della PAC; infine la quarta parte contiene una discussione conclusiva.

Metodologia

Tramite un’indagine telefonica è stato somministrato un questionario a 300 aziende/famiglie agricole della provincia di Bologna, beneficiarie nel 2007 di pagamenti PAC. Il campione, stratificato proporzionale, è stato selezionato per altitudine (montagna/collina/pianura) e per ammontare del pagamento ricevuto ed è pari a circa il 4% della popolazione totale dei beneficiari, che comprende circa 7600 aziende. Le interviste, condotte nel mese di aprile 2009, hanno restituito un tasso di risposta pari al 62%.
Il questionario mira in primo luogo ad una descrizione delle caratteristiche famigliari ed aziendali del campione, con una particolare attenzione ad identificare sia i più frequenti percorsi di sviluppo delle aziende, sia le reazioni a cambiamenti della PAC. Per questi motivi, il questionario è suddiviso in due parti: la prima presenta domande relative all’azienda e alla famiglia in termini di dimensione, di attività, di manodopera, di contratti e la seconda presenta domande riguardanti le possibili reazioni future ai cambiamenti della PAC. Tali cambiamenti sono stati chiesti agli intervistati formulando due ipotesi (Crostoiu et al. 2009). La prima, che chiameremo scenario I (Baseline), ipotizza che le condizioni economiche ed occupazionali rimangono simili a quelle presenti al gennaio 2009, e che la PAC (pagamento unico, condizionalità ambientale, finanziamenti allo sviluppo rurale) si mantenga inalterata fino al 2020; la seconda, che chiameremo scenario II (No-Pac), ipotizza la rimozione completa della politica agricola comune, inclusi tutti i pagamenti (compresi quelli per lo sviluppo rurale) e gli altri strumenti PAC (quote latte, condizionalità ambientale) a partire dal 2014. Anche in questo caso si assume che le condizioni di contesto (economiche, occupazionali ecc.) rimangano quelle riscontrabili a gennaio 2009.

Caratteristiche del campione

Il campione intervistato è per il 74% formato da imprenditori maschi. Il numero medio di componenti della famiglia è pari a 3,38, sebbene il numero dei componenti vari da 1 a 9. Nel 25% della famiglie è presente almeno un giovane minorenne e nel 63% almeno un anziano con un’età superiore ai 65 anni. Solo il 22% delle famiglie non comprende nessuna di queste due categorie di componenti. Dopo una descrizione della struttura delle famiglie, in Tabella 1 sono riportate le caratteristiche dell’azienda che coinvolgono la famiglia. Nel campione il comportamento delle famiglie è quello di vivere presso l’azienda ed di avere in media almeno un componente impegnato a tempo pieno in azienda.

Tabella 1 - Caratteristiche della famiglia relative all’azienda

La maggior parte degli intervistati risulta essere proprietaria dell’azienda (Tabella 2) con forme legali di tipo famigliare (73%) o di partnership (24%). Le partnership sono comunque composte da pochi membri (il numero di proprietari più frequente è pari a 2).

Tabella 2 - Stato legale dell’azienda (%)

Per quanto riguardo la percentuale del reddito famigliare che deriva dall’attività agricola, le famiglie intervistate si rivelano piuttosto concentrate nelle due classi estreme (Tabella 3). Il 30% degli intervistati dichiara infatti una percentuale del reddito inferiore al 10% mentre il 21% dichiara una incidenza del reddito agricolo oltre l’89% del reddito complessivo. Circa un terzo delle famiglie ha almeno il 50% del reddito famigliare che proviene da attività agricola, dimostrando quindi una forte dipendenza economica dall’attività.

Tabella 3 - Percentuale di reddito famigliare che deriva dall’azienda

La specializzazione dell’azienda prevalente nel campione è la coltivazione di cereali, colture oleaginose e proteiche, che comprende circa la metà degli intervistati, mentre le restanti aziende si rivelano piuttosto distribuite sulle altre specializzazioni proposte nel questionario (Tabella 4).

Tabella 4 - Specializzazione dell’azienda (%)

Risultati

In questa sezione sono mostrati i risultati preliminari riferiti alle reazioni ai cambiamenti della PAC e all’identificazione delle caratteristiche degli imprenditori che contribuiscono a determinarle.
In Figura 1 sono presentati le reazioni degli intervistati nei due scenari proposti. Nello scenario di rimozione della PAC il numero di abbandoni dell’attività potrebbe aumentare in modo rilevante rispetto alla condizione di Baseline, passando dal 15% al 30%.

Figura 1 - Percentuale di famiglie che pensano di abbandonare, continuare o non sanno nei due scenari Pac

A fronte dei due scenari, una piccola percentuale delle aziende/famiglie dichiara l’intenzione di spostare la propria dimora in futuro. In particolare soltanto il 5,2% dichiara di aver intenzione di lasciare l’azienda nello scenario di No-Pac, mentre nel caso di Baseline solo il 2,7%. Coloro che invece pensano di trasferirsi in azienda nello scenario di Baseline sono pari al 2,3% e nello scenario di No-Pac appena l’1,2% (Figura 2).

Figura 2 - Percentuale di famiglie che pensano di spostare la propria abitazione

In ambedue gli scenari (Tabella 5), la maggior parte delle aziende intenzionate ad abbandonare, ha un reddito derivante dall’attività agricola che non supera il 30% di quello famigliare. Tale comportamento lo si rileva in entrambi gli scenari. Per coloro che dichiarano un reddito da attività agricola elevato, si evidenzia un comportamento diversificato nei due scenari. Nella Baseline la percentuale di chi continua è circa il doppio di coloro che mostrano l’intenzione di abbandonare, mentre nello scenario di No-Pac le due percentuali sono simili (24% e 22%)

Tabella 5 – Reazione agli scenari di Pac in relazione al reddito da attività agricola

In Tabella 6, è messa in relazione la reazione alla PAC e la dimensione dell’azienda in termini di superficie aziendale. Nel campione la superficie media di terreno in proprietà è pari a 23,88 ha e per coloro che prendono terreni in affitto la superficie media è di è 20,19 ha. Nello scenario di Baseline coloro che abbandono hanno una dimensione aziendale inferiore rispetto alla media, mentre chi continua ha dimensioni simili a quelle del campione. Nello scenario di No-Pac le dimensioni di coloro che abbandonano non si discostano molto dalla media, mentre chi continua mostra una dimensione aziendale leggermente inferiore alla media del campione. In entrambi gli scenari chi non sa quale sarà la sua reazione presenta una dimensione dell’azienda più ampia in termini di terreni di proprietà.

Tabella 6 – Superficie media in proprietà e in affitto dalle aziende nei due scenari

Fin qui si sono osservate le reazioni future dichiarate degli intervistati rispetto agli scenari, ora si cercherà di osservare quali siano le variazioni di adattamento agli scenari in termini di dimensione dell’azienda. Successivamente, si analizzerà anche la relazione tra gli effetti dichiarati della crisi economica attuale e le reazioni agli scenari di politica.
Nella Tabella 7 sono presentate le intenzioni solamente da chi dichiara di continuare l’attività agricola, in termini di espansione o di diminuzione della superficie aziendale considerando sia i terreni di proprietà, sia i terreni presi in affitto e le variazioni future per altre attività (ad esempio: agriturismo, azienda didattica, etc.). L’intenzione di non modificare la dimensione dell’azienda nei due scenari restituisce la frequenza percentuale più alta da parte degli agricoltori. La possibilità di diminuire o di aumentare le dimensioni dell’azienda presentano direzioni e intensità diverse nei due scenari. Infatti, nella Baseline si ha una maggiore propensione ad aumentare le dimensioni dell’azienda in termini di terreni sia in proprietà sia in affitto, mentre nello scenario di No-Pac si evidenzia una maggior frequenza di coloro che aumentano i terreni in proprietà, ma diminuiscono quelli presi in affitto.
Per quanto riguarda le altre attività, nello scenario di Baseline le risposte sono equamente divise tra il voler aumentare o il non prevedere nessun cambiamento, non sono state riscontrate risposte che dichiarano una diminuzione di queste attività. Nello scenario di No-Pac, invece, l’intenzione di diminuire le altre attività è stata selezionata da circa il 12% degli intervistati; inoltre si nota una maggiore percentuale per coloro che pensano di aumentare tali attività rispetto a colore che non intendono modificarle.

Tabella 7 – Variazione della superficie aziendale e delle altre attività nei due scenari Pac

La relazione tra gli effetti della crisi e la reazione agli scenari di Pac risulta essere piuttosto interessante. Agli intervistati è stato chiesto direttamente se l’attuale situazione economica ha condizionato la famiglia e l’azienda, e in quale modo. In Tabella 8 e in Tabella 9 sono presentate le risposte relative alle conseguenze che la crisi ha causato all’interno dell’azienda e nella famiglia in relazione alle reazioni agli scenari di politica.

Tabella 8 – Effetti della crisi economica sull’azienda (%)

La relazione tra l’aver sofferto degli effetti della crisi economica e le risposte agli scenari sembra rilevante.
Considerando l’intero campione, l’effetto più frequente causato dalla crisi risulta essere una forte riduzione dei profitti, tale rilevanza è comunque confermata anche all’interno dei due scenari. In particolare nei due scenari, coloro che hanno l’intenzione di continuare l’attività agricola presentano un valore inferiore (54% e 46%) al valore del campione (57%), mentre accade il contrario per coloro che abbandonano l’attività agricola.
L’importanza dell’effetto della risposta di una forte riduzione dei profitti permane anche nel confronto tra le distribuzioni delle reazioni agli scenari Pac. All’interno dei due scenari si osserva come la percentuale maggiore delle risposte che dichiarano una riduzione dei profitti si riscontra nella categoria di coloro che decide di abbandonare l’attività agricola: il 69% nello scenario Baseline e il 72% nello scenario No-Pac.

Tabella 9 – Effetti della crisi economica sulla famiglia (%)

Dalle risposte si evince che la crisi ha colpito non solo l’azienda, ma anche le famiglie (Tabella 9). Gli effetti della crisi sulla famiglia sono molteplici, per questo motivo la categoria altro presenta la percentuale più alta. A tale categoria si affianca anche l’effetto negativo della perdita di lavoro di alcuni componenti della famiglia; in particolare coloro che dichiarano di continuare l’attività agricola mostrano un valore più alto rispetto al valore del campione, una possibile interpretazione potrebbe essere quella di ipotizzare che chi perde il lavoro verrà integrato all’interno dell’azienda.
La diminuzione del fatturato dell’attività agricola pare avere un ruolo rilevante nella decisione di abbandonare l’attività agricola in entrambi gli scenari, con una maggiore incidenza nello scenario di Baseline, supportata dalla maggiore frequenza nella categoria degli abbandoni.
Per quanto riguarda l’accesso al credito esso risulta essere un effetto minore della crisi mostrando frequenze nell’ordine di 2-5 %. Le famiglie che dichiarano di voler continuare l’attività agricola nello scenario di Baseline sebbene in presenza di difficoltà di accesso al credito sono circa il 4%, mentre risultano abbastanza simili le percentuali di dichiarazioni di difficoltà di accesso al credito per entrambe le categorie di abbandono o di continuazione nel caso di rimozione della Pac.

Discussione

Il lavoro conferma la rilevanza del ruolo della PAC nelle aree rurali. Nell’area caso di studio (la provincia di Bologna), appare di rilievo che circa il 30% degli intervistati dichiari che abbandonerebbe l’attività agricola se la PAC venisse rimossa.
Le aziende agricole che dichiarano di restare in attività nello scenario di Baseline sono distribuite in maniera omogenea rispetto alla percentuale di reddito derivante dall’attività agricola e oltre il 50% ha subito una forte riduzione dei profitti a causa della crisi economica. Le aziende agricole che dichiarano di restare in attività nello scenario di No-Pac possiedono una dimensione in termini di terreno inferiore alla media e meno del 50% ha subito forti riduzioni dei profitti a causa della crisi economica.
Nel lavoro si sono descritti solo alcuni aspetti delle reazioni agli scenari di cambiamenti di politica mostrando comunque tendenze eterogenee tra le aziende che restano in attività.
Ulteriori approfondimenti del lavoro saranno svolti nel corso del progetto. In primo luogo, l’analisi statistica dei dati finalizzata alla identificazione delle determinanti dell’abbandono, cercando di cogliere le caratteristiche fondamentali che influenzano la decisione di cessare l’attività. I fattori che influenzano sono l’età, la superficie, la specializzazione, il vivere presso l’azienda. Inoltre, la presenza di altre attività e del lavoro off-farm restituisce risultati contrastanti in letteratura: se da un lato in alcuni studi si sostiene che il lavoro off-farm stabilizza il reddito diminuendo così la probabilità di lasciare l’attività, dall’altro lato altri risultati mettono in evidenza che il lavoro off-farm faciliti l’abbandono avendo già, al di fuori dell’attività agricola, i contatti necessari per una nuova attività. Nelle analisi degli abbandoni si dovrà tener conto anche dell’orientamento produttivo, soprattutto per quelli che prevedono investimenti consistenti. Il lavoro contribuisce ad una valutazione numerica delle reazioni alla Pac e delle variazioni a cui le famiglie e le aziende andranno incontro. In particolare, dovranno svilupparsi linee di ricerca per comprendere le determinanti alla reazione alla Pac. Inoltre, di grande attualità sono le analisi sugli effetti che la crisi economica ha determinato sull’azienda e sulla famiglia. Sono da considerare i molteplici impatti che la crisi ha generato sulle diverse tipologie aziendali. Tali impatti devono essere considerati congiuntamente alle caratteristiche socioeconomiche di ogni famiglia/azienda per poter comprendere e spiegare i comportamenti di reazione ai cambiamenti di politica e per valutare come la crisi possa influenzare le reazioni e le variazioni.

Bibliografia

  • Website: [link]
  • Bragg L. A., Dalton T. J. (2004), "Factors affecting the decision to exit dairy farming: a two-stage regression analysis" American Dairy Science Association, vol 87:pp 3092-3098
  • Cristoiu A., Sammeth F., Gomez Y Paloma S.(2009), "Prospective Scenarios " Deliverable D8.1 [link]
  • Hoppe R. A., Korb P. (2006), Understanding U.S. farm exits. Economic Research Report Number 21. United state Department of Agriculture. Available on Electronic Report from the Economic Research Service [link]
  • Kimhi, A., Bollman, R. (1999), "Family farm dynamics in Canada and Israel: the case of farm exits," Agricultural Economics, vol. 21(1), pp 69-79
  • Viaggi D. (2009), "Preliminary analysis and interconnections" Deliverable D3.1  [link]
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