Vecchia e nuova formazione a distanza
In agricoltura, così come negli altri settori, la formazione a distanza, intesa come formazione realizzata senza la presenza fisica di un docente, non rappresenta certo un’innovazione. Si trattava però finora di una formazione quasi unicamente esercitata individualmente attraverso il mezzo scritto, dove ogni allievo era isolato dagli atri. Questo tipo di formazione era prevalentemente limitata alla sfera della conoscenza, per di più di tipo incrementale nella quale, su una base teorica prevalentemente acquisita dal discente, si andavano ad aggiungere nozioni addizionali che ad essa facevano riferimento. Si pensi, ad esempio, al perito agrario che, formato nelle tecniche di estimo, acquisisca individualmente gli aggiornamenti tecnico-economici dell’ultimo manuale.
Difficilmente invece con la sola formazione a distanza era possibile acquisire un intero sistema di conoscenze relativo ad un certo argomento; tanto meno era possibile acquisire una “competenza” (intesa come capacità di svolgere un determinato compito), in quanto questa richiedeva dei momenti di esercizio e di esperienza che necessitavano del confronto relazionale con il docente.
La “nuova” formazione a distanza, esercitata con l'ausilio degli strumenti telematici (e-learning), permette invece di superare queste limitazioni e di affrontare, ancorché a distanza, il rapporto dialettico con il docente e con gli altri discenti. Permette inoltre di “provare” le proprie competenze tramite esercizi e simulazioni che possono arrivare ad un elevato livello di realismo rispetto alle situazioni in cui tali competenze andranno poi realmente applicate.
In altre parole, permette di ricreare le condizioni proprie della formazione tradizionale, ma rispetto a quest’ultima presenta un set aggiuntivo di vantaggi.
Mentre tradizionalmente sussisteva una profonda divisione tra il periodo della formazione (scolastica o universitaria) e il periodo dell’applicazione delle competenze acquisite all’esperienza lavorativa, le mutate condizioni socio-economiche, nelle quali il mercato del lavoro presenta indubbiamente un maggior dinamismo, hanno reso inadeguata questa impostazione. Alla dicotomia scuola/lavoro (o formazione/applicazione) si sta sostituendo un modello di formazione continua dove l’e-learning si propone come soluzione flessibile e leggera, maggiormente adattabile ai diversi tempi, ritmi, bisogni del discente.
E’ questi (e non la struttura proponente i corsi) che potrà quindi scegliere gli orari e i tempi di fruizione, i contenuti e la loro organizzazione sequenziale (non più necessariamente di tipo seriale), le modalità e i mezzi di accesso.
La stessa scelta dei corsi (e dei docenti) risulta ampliata nel contesto e-learning, venendo meno il vincolo della prossimità spaziale. Specialmente nei contesti multidisciplinari tipici della formazione in ambito agrario, l’e-learning permette di fruire dell’insegnamento dei migliori esperti per ogni singola tematica, indipendentemente dalla localizzazione geografica. Per le organizzazioni fornitrici dei corsi, la perdita del monopolio geografico significa una maggior competizione che si traduce in corsi che devono essere di adeguata qualità, pena il loro insuccesso.
Rispetto all'editoria tradizionale, il corso (così come la singola lezione) e-learning si adatta particolarmente bene anche alle mutate condizioni; e l’informazione, anche grazie agli stessi strumenti tecnologici alla base dell’e-learning, fluisce ad una velocità molto maggiore che in passato. Infine anche l’e-learning, come i libri e le “dispense” nei corsi tradizionali, permette di lasciare a disposizione del discente i materiali (anche multimediali) oggetto di studio, con il vantaggio che il formato digitale ne consente una più facile ricerca e un più facile recupero.
L’esperienza Agriregionieuropa
Nell’ambito di Agriregionieuropa si sono venute a creare delle condizioni particolarmente favorevoli alla nascita di iniziative e-learning.
In primo luogo l’argomento trattato dalla rivista (prevalentemente rivolta all’analisi delle politiche agricole) è tipicamente soggetto a rapidi mutamenti tali da giustificare ampiamente una domanda di formazione continua. Inoltre, mentre ad Ancona, si andava formando un nucleo di docenti e di esperti con competenze in comunicazione a distanza e in e-learning, molte eccellenze didattiche, così come il pubblico dei possibili utenti che si intendeva raggiungere rimanevano sparsi per l’Italia, rendendo impraticabile una attività formativa di tipo tradizionale. Infine, dal punto di vista tecnologico, gli ultimi anni hanno visto la nascita di soluzioni open-source economiche e facilmente gestibili con risorse interne; nel contempo è cresciuto il numero di utenti dotati di una connessione internet sufficientemente veloce per la fruizione di contenuti multimediali.
Da questo contesto sono nate due esperienze e-learning gestite da Agriregionieuropa: il Corso e-learning per imprenditori agricoli e il Corso sulla Politica agricola comunitaria (1). Le due iniziative hanno beneficiato del sostegno di Legacoop agroalimentare e la seconda anche della Commissione europea).
Entrambi i corsi, pur basati sull’utilizzo di piattaforme software molto diverse (2), offrono la stessa tipologia di servizi. In primis sono corsi gratuiti per gli utenti, che possono autonomamente iscriversi e accedere ad una ricca collezione di materiali multimediali sull’argomento del corso.
Questo è diviso in sezioni dove, in aggiunta al corrispondente materiale didattico, sono presenti vari test ed esercitazioni che permettono all'allievo di ricevere un feedback sulla propria preparazione, in maniera automatica (test a risposte chiuse) o attraverso l’intervento di un tutor (esercitazioni) (3). Nella figura 1 viene riportato il contenuto di una sezione del corso e-learning PAC. La lezione vera e propria viene proposta come filmato multimediale (il docente parla sopra uno sfondo PowerPoint che avanza automaticamente) in modo da ricreare le condizioni di un’aula universitaria.
Figura 1 - Contenuti di una sezione del corso e-learning PAC
Ogni lezione è introdotta da un test a risposte chiuse che permette di avvicinare l’allievo ai temi trattati e viene seguita da un test che verifica il grado di preparazione raggiunto. L’esercitazione consente di prendere pratica con le tematiche trattate e di ricevere una valutazione da parte del tutor.
A disposizione dell’allievo vengono poi proposti degli spunti per letture di approfondimento (bibliografia), una versione stampabile della lezione per una sua eventuale fruizione off-line e un questionario per la valutazione della lezione.
Un glossario dei termini tecnici della PAC ed una cronistoria dei principali avvenimenti inerenti la PAC e l'Europa completano il corso.
L’aspetto relazionale (sia con i docenti che tra gli allievi) è stato oggetto di particolare attenzione in entrambi i corsi attraverso l’utilizzo di forme di comunicazione asincrona (forum, E-mail) e sincrona (chat room, messaggistica istantanea) e anche attraverso le valutazioni dei docenti sugli elaborati inviati dagli studenti nell'ambito delle esercitazioni. Infine, tutta l'attività svolta confluisce in un sistema di tracciamento e analisi che permette la doppia valutazione dell'attività degli studenti da un lato e dei corsi dall'altro.
E' quindi possibile verificare i contenuti visualizzati da un singolo studente, i suoi tempi di studio e i suoi risultati nelle varie attività formative (Figura 2) ma è anche possibile analizzare quali contenuti risultino di maggior interesse per gli studenti o anche di verificare in un test quali domande e risposte presentino le maggiori criticità (Figura. 3).
Figura 2 - Estratto del registro dell'attività di uno studente
Figura 3 - Analisi delle risposte formulate dagli studenti in un test
Una valutazione del corso e-Learning sulla PAC
Il corso e-Learning sulla PAC è iniziato in dicembre 2007 ed è tuttora liberamente disponibile on-line. E' formato da 12 sezioni, 11 lezioni (per complessive 16 ore), 29 test a domande chiuse ed 11 esercitazioni.
A tutto febbraio 2009 si sono iscritti al corso 919 utenti; di questi 313 risultano attivi (4). In totale il corso ha impegnato gli studenti con 5.451 ore di lezione. Questi hanno inoltre eseguito 9.968 test, 5.212 esercitazioni e 18.107 altre attività. Una tale popolarità, oltre ai caratteri di flessibilità tipici del mezzo e-learning, può essere spiegata con l'alto indice di gradimento ottenuto presso gli utenti. Le singole sezioni sono state valutate in un intervallo compreso tra 7,90 e 9,26 su una scala da uno a dieci, mentre l'intero corso ha ottenuto una valutazione di 8,76 (5).
Conclusioni
L'esperienza e-learning di Agriregionieuropa costituisce un elemento di novità nel panorama formativo italiano riguardante l'economia e la politica agraria. Attraverso la flessibilità tipica dello strumento e-learning risponde ai bisogni di formazione continua espressi da tutte quelle categorie di tecnici, insegnanti, imprenditori, liberi professionisti, impegnati nel variegato mondo dell'agricoltura.
L'ottimo riscontro ottenuto da questi primi corsi è tale da ipotizzare una continuazione dell'esperienza avviata. In particolare Agriregionieuropa è disponibile a condividere le proprie esperienze e la propria base tecnologica alla luce di favorire la nascita di una “comunità didattica virtuale” in collaborazione con le Università ed i centri di ricerca attivi in ambito agrario.
Note
(1) Corso e-learning per imprenditori agricoli [link]; Corso e-learning sulla Politica Agricola Comunitaria [link]
(2) La piattaforma tecnologica alla base del corso per imprenditori agricoli è in fase di migrazione verso la soluzione open-source utilizzata per il corso PAC.
(3) L’interazione con il docente responsabile della sezione è garantita solo durante il periodo di “apertura” del corso (solitamente, diversi mesi per corso).
(4) Gli utenti “attivi” sono coloro i quali hanno svolto una qualche forma di attività negli ultimi 120 giorni.
(5) I dati provengono dai questionari a fine sezione e dal questionario di fine corso e sono stati elaborati a partire da 402 risposte anonime degli studenti.