Abstract degli articoli pubblicati sul Vol. 2 No. 2 (2013) del BAE oltre a quelli per i quali Agriregionieuropa ospita una versione italiana in questo numero
Trasferimento dei titoli al Pagamento Unico Aziendale ai successori: impatto sul cambiamento strutturale e sui prezzi dell’affitto in Svizzera
Gabriele Mack1, Anke Möhring1, Ali Ferjani1, Albert Zimmermann1, Stefan Mann1
1 Agroscope Reckenholz-Tänikon (Art), Socioeconomics Research Group, 8356 Ettenhausen, Switzerland
Il presente lavoro analizza l’impatto sui cambiamenti strutturali e sul mercato degli affitti della trasferibilitá dei titoli al Pagamento Unico Aziendale (Pua) ai successori nell’azienda agricola. Utilizzando l’esempio dell’agricoltura Svizzera, sono stati investigati gli effetti sui trend dei prezzi dell’affitto e sul tasso di abbandono dell’attivitá agricola. E´ stata realizzata in particolare un’analisi ex-ante con un approccio normativo utilizzando il modello agent-based del settore agricolo Swissland, il quale simula i processi di cambiamento strutturale e i trend dei redditi nell’agricultura Svizzera durante un arco temporale superiore ai 15 anni. Un mercato della terra sviluppato a livello comunale simula lo scambio della terra tramite l’affitto, appezzamento per appezzamento, tra agenti confinanti, pratica comune in Svizzera. L’allocazione degli appezzamenti agli affittuari, come anche i prezzi d’affitto, sono stati modellati tenendo in considerazione gli affitti della terra specifici dell’azienda. I risultati mostrano che i titoli al Pua non trasferibili causano un’intensificazione dei cambiamenti strutturali, ma portano anche a una sostanziale riduzione dei prezzi d’affitto. I titoli relativi al Pua trasferibili, invece, hanno solo un leggero impatto sui cambiamenti strutturali e sui prezzi d’affitto della terra. Solo per i prati e pascoli nelle regioni montane c’é un maggiore cambiamento risultante in una riduzione significativa dei prezzi d’affitto.
Eterogeneità delle preferenze per la riforma dei diritti sull’acqua tra piccoli irrigatori in Sud Africa
Speelman Stijn1, Veettil Chellattan Prakashan2
1 Dipartimento di Economia Agraria, Università di Ghent, Belgio
2 Dipartimento di Economia delle risorse naturali ed ambientali, Istituto di Crescita Economica, Delhi, India
Alla luce della crescente scarsità idrica, sono necessarie appropriate disposizioni istituzionali per integrare gli interventi tecnici al fine di assicurare un uso ed un’allocazione più efficienti delle risorse idriche. Un intervento istituzionale teoricamente interessante è l’istituzione o il miglioramento dei diritti sulla risorsa idrica, ma i benefici di tali interventi ed i relativi effetti distributivi non hanno ricevuto finora sufficiente attenzione in termini di ricerca. Questo articolo contribuisce all’evoluzione degli studi scientifici dei diritti sull’acqua attraverso l’applicazione di un metodo avanzato di valutazione ad un caso studio in Sud Africa. L’eterogeneità nei benefici generati da variazioni nei diritti sull’acqua viene studiata attraverso un approccio analitico che usa i modelli di scelta a classe latente. I risultati indicano che il campione utilizzato può essere distinto in due segmenti. Uno dei segmenti riceverebbe notevoli benefici da una riforma dei diritti sull’acqua, mentre i benefici per l’altro segmento sarebbero piuttosto limitati. Inoltre, i due segmenti differiscono chiaramente nelle preferenze per specifici miglioramenti. Sarebbe opportuno tenere conto di tali considerazioni nelle fasi di disegno delle politiche.
Cosa cambierà nelle politiche di sviluppo rurale dell’UE dopo il 2013? Le principali implicazioni in diversi contesti nazionali
Francesco Mantino1
1 Inea
Questo paper focalizza l’attenzione sui cambiamenti che la riforma della Pac post 2013 può implicare per il secondo pilastro. Dopo la presentazione del pacchetto di regolamenti da parte della Commissione Europea, in alcuni paesi si è avviato il dibattito sulle strategie per lo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020. Il paper intende discutere le principali innovazioni e le nuove sfide per le politiche di sviluppo rurale rispetto al periodo 2007-2013. In particolare, il paper intende focalizzare l’attenzione sulle seguenti questioni: 1) i più rilevanti cambiamenti introdotti nel campo dello sviluppo rurale; 2) le influenze di tali cambiamenti sulla preparazione della prossima fase di programmazione 2014-2020, con particolare riferimento a tre paesi europei (Italia, Spagna e Francia); 3) le lezioni che si possono trarre dal dibattito in corso sulla riforma e dalla preparazione della nuova fase in termini di cambiamenti istituzionali e l’analisi delle probabili ragioni di successo e di fallimento della stessa riforma. Le principali conclusioni dell’analisi sono che il successo o il fallimento dipenderanno in modo significativo da quali costi di transazione e quali incentivi verranno introdotti dal nuovo sistema di programmazione. A loro volta, questi due fattori dipenderanno fortemente da come i principali stakeholders agricoli percepiranno i costi e gli incentivi della riforma, dalle loro aspettative sul ruolo dei programmi di sviluppo rurale in un contesto in cui il budget per le politiche agricole si sta assottigliando dappertutto e, infine, dalla loro capacità di costruire alleanze strategiche e cooperazione ad ogni livello (nazionale, regionale e locale) con altri attori economici e sociali. I futuri scenari di policy potrebbero infatti significare nuovi e pesanti vincoli alle politiche di sviluppo rurale e conseguentemente ridurre anche le opportunità di innovazioni istituzionali.