La PAC, come è noto, si caratterizza per una distribuzione squilibrata del suo sostegno a vantaggio delle agricolture continentali e del Centro-Nord dell'Europa. Questa evidenza geografica ha radici storico-politiche, riconducibili al ruolo centrale, che hanno avuto paesi importanti e potenti, come la Francia, la Germania e la Gran Bretagna, nella fondazione dell’Europa unita e nella istituzione della PAC. Ma lo squilibrio Nord-Sud è stato determinato anche della frammentazione e dalla debolezza dei paesi Mediterranei dell’UE, così come dal ritardo e dall’incertezza con cui si è fin qui ricercata la collaborazione e l’integrazione con i paesi del Sud e dell’Est del Mediterraneo. L’Italia è, geograficamente e politicamente, al centro di queste relazioni. Lo stesso sviluppo economico e sociale, e ovviamente le sorti dell’agricoltura, dipendono dalla capacità del nostro paese di valorizzare la propria collocazione geo-politica e le proprie potenzialità Mediterranee. Il cosiddetto Processo di Barcellona, avviato nel 1995 con la Euro-Mediterranean Conference of Ministers of Foreign Affairs, si è mosso a fatica e, più di recente, ha addirittura rallentato. Come se la questione euro-mediterranea non costituisse più una priorità per l’UE.
L’agricoltura nei rapporti tra i paesi del Mediterraneo è “Il tema” di questo numero di AGRIREGIONIEUROPA. L’opportunità di trattare questo argomento è stata offerta dalla concomitanza tra due importanti eventi. La “First Mediterranean Conference of Agro-Food Social Scientists”, organizzata della Associazione Europea degli Economisti Agrari (EAAE), si è svolta dal 23 al 25 aprile a Barcellona sul tema: “Adding Value to the Agro-Food Supply Chain in the Future Euromediterranean Space”. Poche settimane prima, 28-30 marzo, si era svolta a Lecce la Conferenza economica della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) sul tema "Agricoltura mediterranea, l'impegno che produce pace e sviluppo". Diversi articoli qui proposti sono delle rielaborazioni dei migliori lavori presentati nelle due occasioni, che abbiamo giudicato meritevoli di una divulgazione più ampia. La loro pubblicazione è stata resa possibile per la gentile disponibilità e collaborazione degli autori e degli organizzatori dei due eventi, che la redazione ringrazia vivamente. Questa parte della rivista è stata curata da Francesco Pecci e Maria Sassi.
Le altre rubriche raccolgono articoli sulla spesa e sul ruolo della PAC nella costruzione dell’Europa, l’agricoltura biologica e la sicurezza alimentare, la direttiva acque e la rete Natura 2000 nel quadro delle politiche di sviluppo rurale.
Un nuovo servizio, infine, è stato aperto da AGRIREGIONIEUROPA. Le tesi di dottorato di ricerca e, non di rado, anche le tesi di laurea magistrale sono eccellenti approfondimenti sul piano sia teorico-metodologico, che dell’analisi e della documentazione. Ma, per la scarsa divulgazione, si perde l’opportunità di apprezzare e valorizzare i primi lavori di giovani promettenti e di talento. La rubrica “Pubblicazioni”, disponibile direttamente nel sito www.agriregionieuropa.it, con le due collane “PhD Studies” e “Tesi on-line”, è una vetrina aperta ed accessibile liberamente a tutti.
Ci giunge la triste notizia della prematura scomparsa del prof. Mauro Mellano, docente di Economia presso la Facoltà di Economia dell'Università "La Sapienza". Di Mauro ricordiamo gli eccellenti studi di economia e politica agraria, la passione per la ricerca e la didattica, la carica umana. Ci stringiamo alla famiglia nel dolore.